martedì 25 settembre 2012

Furore ambientalista


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A quanto pare l'amministrazione di Courmayeur è in preda a un furore ambientalista . Degli estremisti verdi sono al comando del nostro comune e nessuno se n'era accorto. Questo preoccupa molto Maria Covini e Giorgio De Grandis che ci mettono in guardia in una lettera indirizzata a La Stampa del 6 settembre che trovate riportata qui di seguito:

Frequentiamo Courmayeur da molti anni e assistiamo ogni anno alla puntuale invasione turistica del paese. Ma quest’anno non è più così: è evidente il calo verticale delle presenze dei villeggianti e l’aumento del turismo «mordi e fuggi», complice la crisi attuale. Anche nelle valli le presenze sono assai contenute, rispetto agli anni passati. Perciò colpisce che quei pochi coraggiosi che tentano di avventurarsi in Valle siano sottoposti al faticoso passaggio dei posti di blocco, degni di un assalto che non c’è. Non crediamo proprio che lo scarso accesso di questa estate possa provocare l’apocalisse nelle valli. D’altronde, dove erano i nostri ambientalisti quando Courmayeur si copriva di case e palazzi, fino alla saturazione del paese e dintorni? Palazzi e condominii che ora sono vuoti, persino a Ferragosto. Temiamo che l’attuale furore ambientalistico, un po’ dilettantesco e velleitario, ma non esente da qualche sostanziosa coda di paglia, finisca per diventare una copertura per la vocazione cementizia e palazzinara di Courmayeur.

Se la lettera è un invito a migliorare una gestione delle valli in effetti criticabile, ben venga: il periodo di chiusura è troppo breve e i servizi di trasporto scarsi e completamente da ripensare.
Siamo d'accordo anche sull'incoerenza dell'amministrazione comunale che da una parte chiude (un po') le valli senza far nulla per valorizzarle e dall'altra dimentica nei cassetti i piani di gestione delle ZPS e dei SIC o propone il raddoppio del golf e l'ennesima infornata di case con il nuovo piano regolatore.
Non ci sembra però che alcuni giorni di chiusura al traffico su tutta l'estate (con tutti i possibili malfunzionamenti che possono esserci stati) possano definirsi FURORE AMBIENTALISTA.
Maria Covini e Giorgio De Grandis possono stare tranquilli non sono gli ambientalisti che comandano a Courmayeur, ce ne saremmo accorti.
E se si chiedono dove sono è forse perché non frequentano gli stessi luoghi. Avrebbero potuto incontrarli sulla strada mentre manifestavano contro il ritorno dei TIR sotto il Monte Bianco, ai banchetti per raccogliere firme contro la costruzione del pirogassificatore, lungo la carovana dell'acqua oppure mentre consegnavano le loro osservazioni contro assurde centraline elettriche, alberghi inutili e piani regolatori scriteriati. Invece probabilmente erano in Val Ferret in macchina.

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