giovedì 7 febbraio 2013

Ma sempre nelle ZPS dovete andare !!??

   Dal WEB, ci è giunta una segnalazione di un caso simile al nostro: un tentativo di realizzare un campo da golf da 18 buche in una ZPS e in un SIC.


Così Amelia Alberti del circolo di Legambiente Il CENTRO DEL SOLE:
 
 Un privato, lo studio Conti e Associati di Udine, ha avanzato la proposta di costruire un campo da golf a diciotto buche su circa trenta ettari di terreno nella piana di Fondotoce, in comune di Verbania, all'interno dei confini della Riserva speciale, oggi inclusa nell'Ente Parchi Ticino e Lago Maggiore. Il territorio che verrebbe interessato è compreso tra la rotonda (asilo) e la strada battuta di accesso al lago e al campeggio Isolino (distributore del gas per auto). Tutto il campo da golf, club-house esclusa, sarebbe quindi all'interno di una zona decretata SIC (sito di interesse comunitario: direttiva Habitat) e ZPS (zona a protezione speciale: direttiva Uccelli), e proprio per questo motivo l'Arpa ha già rilasciato una dichiarazione ampia e dettagliata, in cui contrappone gli straordinari valori naturalistici di biodiversità che l'Italia si è impegnata a rispettare in sede europea relativamente a questi luoghi, alla desolazione biologica monocolturale di un campo da golf modernamente inteso.
Comune di Verbania ed Ente Parchi, che di questi valori sono chiamati ad essere - per legge - i primi tutori, non sembrano contrari al progetto, visto come richiamo turistico e possibilità di occupazione, anzi, l'assessora Adriana Balzarini, che è anche nel direttivo dell'Ente Parchi, pare ne sia promotrice molto accesa.
Inutile dire che la nostra associazione, strenua sostenitrice del compito assunto dalla Riserva di Fondotoce in favore della biodiversità vegetale e animale, cercherà in tutti i modi di contrastare questa decisione assurda, ricordando agli Enti preposti i loro impegni verso le generazioni future e informandone i cittadini. Se sarà necessario, ma non crediamo, valuteremo anche l'oppportunità di ricorrere alla Commissione Europea, insieme alle altre associazioni.
 


Naturalmente, esprimiamo la nostra massima solidarietà

martedì 5 febbraio 2013

Anche il CAI difende la Val Ferret !

   Nell'ambito delle manifestazioni del 150° del CAI la Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) si è impegnata per realizzare un progetto che avesse rilevanza nazionale e che impegnasse buona parte degli operatori regionali e nazionali e "semplici" soci, che fanno della difesa del territorio uno dei principali motivi di appartenenza al CAI.

In quest'ottica si è avviata una ricerca su tutto il territorio nazionale delle peculiarità della nostra montagna con l'obiettivo di raccogliere 150 CASI, numero simbolico legato al festeggiamento in corso in casa CAI.

Il progetto prevede un evento e una scheda per ogni CASO. Per la conoscenza dei 150 CASI è stato predisposto un calendario di escursioni.

 

Ci siamo anche noi, con la fantastica Zona Umida della Val Ferret ! 

qui la scheda del CAI

lunedì 4 febbraio 2013

Se 62 pagine di rilievi vi paiono poche....

Eccovi la delibera n. 17 della Giunta regionale COMUNE DI COURMAYEUR - VARIANTE SOSTANZIALE GENERALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VIGENTE, ADOTTATA CON DELIBERAZIONI CONSILIARI N. 35 DEL 18 SETTEMBRE 2007 E N. 39 E 40 DEL 5 LUGLIO 2012. PROPOSTA AL COMUNE DI MODIFICAZIONI AI SENSI DELL’ART. 15, COMMA 12, DELLA L.R. 6 APRILE 1998, N. 11.

Stiamo esaminando il tutto.

tra i primi rilievi:
  • il raddoppio del golf sembra al momento bloccato, grazie alle nostre osservazioni che hanno "aiutato" gli uffici regionali a fare il proprio lavoro. D'altra parte, la Giunta Rollandin ha riconosciuto: "l’interesse per lo sviluppo turistico del territorio comunale relativo all’eventuale ampliamento del campo da golf della Val Ferret, realizzabile a seguito di una adeguata progettazione volta ad evitare le interferenze negative con l’ambiente e i beni naturali ivi tutelati e di un conseguente iter di approvazione disciplinato secondo le norme vigenti in materia di tutela dei siti di importanza comunitaria e di valutazione ambientale". Tradotto in Italiano: "l'ampliamento del golf necessita di una variante sostanziale apposita, con relativa VAS e VIA, proprio come avevano detto quei rompiscatole degli ambientalisti, che hanno svelato i nostri piani; per ora ci avete fermato, ma ci riproveremo...." Naturalmente li aspetteremo al varco !
  • molte delle promesse elettorali del Sindaco Derriard non sono state mantenute; per ora lasciamo ai sedotti e buggerati il piacere di scoprirlo !
  • gli uffici regionali potevano sicuramente esprimere un giudizio ancora più negativo, ma in questo caso stenteremmo a riconoscere la nostra Vallée...


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domenica 3 febbraio 2013

un mondo d’acqua:Il 2 febbraio è la Giornata mondiale delle zone umide

  Sabato 2 febbraio in tutto il mondo si sono festeggiate le zone umide.

Da noi, in VdA e soprattutto a Courmayeur, alle zone umide si vuole invece fare.... la festa !

Il World Wetlands Day 2013 ha per tema "le zone umide si prendono cura dell'acqua": in tutto il mondo si parla di gestione sostenibile dell'acqua, una risorsa preziosa dalla quale dipendono la sopravvivenza delle specie animali e vegetali e anche la maggior parte delle nostre attività socio-economiche.
Con le parole di Legambiente«Un'occasione per riflettere sull'importanza di questi ecosistemi, serbatoi di biodiversità, e sul patrimonio idrico della nostra Penisola», «Le zone umide, pur essendo ambienti particolarmente delicati e fragili, ci forniscono acqua potabile, producono il 24% del cibo del Pianeta, servono all'irrigazione delle colture, fanno da barriera e da magazzini naturali di acqua in caso di inondazioni e sono importantissimi serbatoi di CO2. Purtroppo nonostante siano un risorsa importantissima per la vita umana, nell'ultimo secolo sono scomparse circa il 90% di questi ecosistemi a causa della forte pressione antropica, dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici».

Per salvaguardare questi preziosi ecosistemi serve l'impegno diretto delle istituzioni e la sensibilizzazione dei cittadini. Per questo motivo è nata la rete italiana di Living Lakes, e Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria e coordinatrice di Living Lakes, spiega che il suo obiettivo è quello di «Promuovere una gestione integrata dei laghi, proteggere gli habitat naturali, la flora e fauna, diffondere la conoscenza di questi ecosistemi; ma anche sviluppare in modo sostenibile il turismo e le economie locali e svolgere attività sportive nel pieno rispetto dell'ambiente. Mettere insieme amministratori, associazioni e comunità locali  è un obiettivo fondamentale del nostro network che da alcuni anni lavora per una corrette gestione ambientale dei laghi e per fermare il degrado delle zone umide».
In Italia, oltre ai 53 siti Ramsar riconosciuti, che coprono oltre 60.000 ettari, ci sono anche molte zone umide considerate minori e spesso non riconosciute con lo stesso status previsto della pur svolgendo un ruolo primario nelle strategie per frenare la perdita di biodiversità, sono spesso poco conosciute dai cittadini e poco tutelate dalle istituzioni.