domenica 19 agosto 2012

Per qualche coperto in più

La Stampa di domenica scorsa ci riservava anche un'altra chicca, questa lettera di Ferdinando Derriard che riportiamo per intero:

Per chi non potesse credere ai suoi occhi
trovate qui l'originale della lettera
Vorrei, tramite la posta dei lettori di codesto giornale - edizione della Valle d’Aosta - far giungere all’assessore comunale all’Ambiente e al Territorio di Courmayeur, che penso sia il referente dell’amministrazione locale per quanto in oggetto, le lamentele che il 7 e l’8 agosto (primi due giorni di bel tempo) i pochi fortunati che hanno potuto accedere alla Val Ferret, nonostante la chiusura al traffico veicolare, hanno esternato, al solo fine di renderla partecipe di quanto avviene sul territorio. I pochi turisti lamentano la macchinosità del percorso che sono obbligati a percorrere sul piazzale A. Retegno di La Palud, anche se prenotati presso esercizi pubblici, per accedere al secondo «posto di blocco» tra macchine in manovra, code per parcheggiare, ecc... Ad un automobilista è stata chiesta la... password, per continuare (sic). L’8 agosto, in Val Ferret c’era, si può dire, nessuno e, a quanto pare, la decisione della chiusura della Valle al traffico veicolare appare almeno anacronistica, in quanto vengono a mancare tutti i motivi che la rendevano praticabile anni fa, addietro in tempi di frequentazione normale e, quindi, non più oggi in tempo di turismo in crisi, che si rifletterà in un prossimo recente futuro in incassi di parecchio inferiore per le casse erariali. La gente dice che, in tempi come quelli attuali, è importante prendere decisioni da parte dei responsabili, i quali, però, devono avere il coraggio di modificarle o di riconsiderarle dopo puntuali verifiche sul territorio e contatti con gli operatori, che per quanto li riguarda, non mi risulta, abbiamo mai avuto «l’onore» di poter fare osservazioni dirette. In questo periodo di Olimpiadi che esaltano l’individualità della persona e lo spirito di squadra, quando i singoli devono operare insieme per raggiungere un traguardo importante, non vorrei che lo sport più praticato in Italia o almeno qui da noi, diventi quello del «taglio degli..., per far dispetto alla moglie», perché proprio questa sorta di autolesionismo, in nome di non si sa quale nobile scopo da raggiungere, in periodo di difficoltà economiche non indifferenti dovrebbe essere lasciato da parte per far posto allo «spirito di squadra» per raggiungere obiettivi ormai indifferibili e necessari alla comunità di cui facciamo parte. Ognuno deve fare la sua piccola parte per il bene comune che, in questo momento, è quello della ripresa economica e del superamento della «crisi». Attualmente non vi è motivo di chiudere al traffico veicolare le Valle Vény e Ferret, perché non vi è afflusso di gente che possa giustificare così drastiche decisioni. Teniamo presente che sono valli chiuse per motivi naturali (inverno, valanghe, ecc.) circa nove mesi all’anno e quindi non regge il rifugiarsi nella salvaguardia della salute pubblica, o la salvaguardia dell’ambiente che, proprio a causa della crisi e delle avversità atmosferiche (vedasi sabato e domenica scorsi), non è d’attualità, così come presunte avversità all’ampliamento del campo di golf a vantaggio di un’area che umida è diventata solo per incuria dei proprietari. Siamo ormai giunti a un punto che non si può più tacere ma è necessario e vitale che «il popolo» dica la sua e faccia sentire il suo malcontento. Ringrazio per l’ospitalità ed auguro a tutti buon lavoro e buon periodo di vacanza.


Ferdinando Derriard si è accorto che è arrivata la crisi anche in Val Ferret. Tutela della salute pubblica e difesa dell'ambiente sono lussi che non possiamo più permetterci. E così, mentre a Taranto la popolazione deve scegliere tra il lavoro e la salute, noi a Courmayeur - che siamo molto più fortunati - dobbiamo rinunciare a proteggere il nostro ambiente. Il Sig. Derriard ha scelto la Stampa di domenica scorsa per informare l'amministrazione comunale (cosa sorprendente, visto che è lo zio nonché vicino di casa della nostra Sindaca), e tutti noi, del suo malcontento per la recente chiusura della Val Ferret alle auto e per esporre la sua ricetta per uscire dalla crisi.
Per qualche coperto in più ha equiparato con eleganza la tutela dell'ambiente al "tagliarsi i ... per far dispetto alla moglie" e quindi basta limitazioni del traffico, basta piani di gestione della vallata (ce n'è uno predisposto dalla Regione che sua nipote ha deciso di tener sepolto in un cassetto da anni senza aspettare i suoi suggerimenti) e basta protezione di un paesaggio famoso in tutto il mondo per la sua bellezza. Sì invece al raddoppio del golf al posto di quell'inutile acquitrino che la convenzione di Ramsar definisce "ambienti unici ed irripetibili, fragili e ricchissimi, affascinanti e sconosciuti, da avvicinare con molta discrezione, conoscere, amare e proteggere” e che qualche estremista verde che notoriamente pullulano nei corridoi dell'Unione Europea ha deciso di proteggere.
sibfreak su wikimediacommons
Ferdinando Derriard, che, ahinoi, è anche un nostro ex amministratore, ha dimostrato di non vedere più in là delle sue tasche, mentre è proprio nei periodi di crisi che bisogna essere lungimiranti. Se c'è una cosa che può mettere, almeno un po', Courmayeur al riparo della crisi è proprio il suo ambiente unico che la porrà sempre tra le prime destinazioni turistiche montane, almeno finché persone come Ferdinando Derriard, che confonde l'incasso del suo ristorante con il bene comune, non l'avranno rovinato definitivamente. È su questo che dobbiamo puntare e che Ferdinando Derriard si metta il cuore in pace, non è ancora arrivato il momento di aprire un McDrive in Val Ferret. 

mercoledì 15 agosto 2012

Si riparla di 18 buche

La Stampa del 12 agosto 2012
Domenica un nuovo articolo su La Stampa parlava del golf e della volontà della società di portarlo a 18 buche. Potete leggere l'articolo qui

lunedì 13 agosto 2012

Il y a des contraintes environnementales.....il faut en prendre acte.

Abbiamo recuperato questa interpellanza, a suo tempo (2007) posta dal consigliere regionale dell'Arcobaleno VdA U. Venturella all'assessore regionale allo Sport e Turismo Pastoret rispetto all'ipotesi raddoppio golf in Val Ferret.
Due dati interessanti : la riconosciuta impossibilità dell'ampliamento, in ragione del quadro normativo nazionale e regionale e il fatto che il Comune si fosse dichiarato contrario a tale ipotesi.
Questa la risposta di Pastoret a Ugo Venturella (ciao Ugo !):
« La situation de Courmayeur est connue. On a participé à ce débat, j'ai dit quels sont les aspects délicats de la Commune de Courmayeur. Il y aurait là une volonté de la part de la société d'agrandir le golf, il y a des contraintes environnementales, faire une synthèse entre ces 2 facteurs dans d'autres Pays du monde est possible, en Italie et dans cette Région c'est impossible, il faut en prendre acte, mais d'ailleurs la question ne se pose plus parce que je viens de rentrer, j'ai vu rapidement le journal d'aujourd'hui, il y a eu à Courmayeur une discussion sur le plan d'aménagement de la Commune et donc la Commune s'est exprimée contre cette hypothèse. Il me semble donc que le problème est résolu de par lui-même. Il me semble que les réponses sont là; il faut quand même dire que d'une part la Région s'est donné de par la loi qu'on a rappelée des instruments pour éventuellement soutenir des coûts d'éventuelles interventions dans les secteurs prévoyant la réalisation de structures sportives, le golf est une des possibles structures sportives ».