lunedì 30 luglio 2012

Il Piano di gestione dei siti natura 2000 del Monte Bianco....dov'è andato a finire ?!



  Nel comune di Courmayeur ci deve essere un buco nero...
Alcuni documenti arrivano sulla scrivania del Sindaco e poi scompaiono.

Prima il PRGC predisposto come testo definitivo dalla Giunta Blua nel 2007, per poi restare chiuso in un cassetto del Sindaco Derriard per oltre 4 anni, fino a rischiare di essere dichiarato decaduto, con uno spreco di denaro pubblico di centinaia di migliaia di euro.
Poi il piano di gestione delle aree natura 2000 (per intenderci la zps e i sic, comprese le aree nei pressi del Golf, in particolare quelle umide), preparato dagli uffici regionali nel 2008, consegnato al comune e scomparso nel famigerato buco nero.
Nell'aprile 2011 il piano viene rivisto dagli uffici regionali, ma dal Comune di Courmayeur non arrivano segnali di vita.
O meglio il segnale è chiaro: l'ambiente non è tra le priorità (Cosa ne pensa l'ass. comunale Federica Cortese ?).
Del resto, il piano prevede alcuni divieti importanti, a tutela dell'ambiente, che contrastano invece con obiettivi ed impostazione del nuovo Piano regolatore della Derriard.

Ecco un estratto significativo del piano di gestione:

"nelle aree non pascolate di particolare interesse, come i siti di Pont (area Golf) e di Planplincieux, è necessario evitare un eccessivo afflusso turistico o la realizzazione di strutture ricettive. Data la presenza della specie Maculinea arion in prossimità del complesso di campi da golf, qualsiasi intervento di ampliamento dell’area di gioco è da evitare o da sottoporre a rigorosa valutazione di incidenza che esamini la fattibilità dell’opera e le possibili conseguenze sulla specie in studio e sul suo habitat".

Come se non bastasse, il piano di gestione prevedrebbe anche il divieto di calpestio in diverse zone della Val Ferret, comprese - guarda caso - parte delle aree che il Sindaco Derriard voleva destinare ad ampliamento del campo da golf (ammettiamo che l'immagine di golfisti fluttuanti sulla zona umida ha un suo fascino). 
La strategia è evidente: si tira per le lunghe l'approvazione dei piani - PRGC e piano di gestione - di modo che quando saranno approvati, ormai non ci sarà più nulla da proteggere !!



lunedì 23 luglio 2012

Ma per raddoppiare il Golf, basta una dichiarazione in un convegno ?

Il sindaco Derriard continua a confondere le carte, seguendo la classica strategia del politicante ossia "del tanto tutti i politici sono uguali".
 Noi non siamo e non vogliamo essere i difensori d'uffici delle 2 amministrazioni Blua. Eppure, a differenza di altri (vero prof. Milano e adetta stampa Aureli - Bergomi ?), sappiamo ancora distinguere tra chi discute, democraticamente, di raddoppio del golf e chi, invece, il raddoppio lo prevede di nascosto in un piano regolatore, di per sè già molto irregolare.

Qui di seguito la lettera dell'amm. Derriard, qui invece trovate la lettera dell'amm. Blua.


Gentile redazione, in relazione alla lettera da voi pubblicata a firma Romano Blua ed Ennio Mochet, (rispettivamente sindaco e vicesindaco di Courmayeur per due legislature, e più precisamente dal novembre 1997 al novembre 2007), con la presente si trasmettono i riferimenti degli atti e dei documenti relativi alle prese di posizione espresse nel tempo dalle Amministrazioni guidate dai suddetti firmatari. Nello specifico si ricordano: La delibera di Consiglio comunale numero 70 del 10 ottobre 2001 con cui, all’unanimità gli eletti avevano espresso «l’indirizzo di promuovere e sostenere, per quanto di propria competenza, l’ampliamento da 9 a 18 buche del Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses»; l’intervento del capogruppo di maggioranza della seconda Amministrazione Blua (2001-2007) al convegno del 1˚ luglio 2006 dal titolo «Architettura moderna Alpina: i campi da Golf», nel quale lo stesso, «Scusando l’assenza del sindaco Romano Blua, a suo nome e in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Courmayeur, dichiarava: «Questa Amministrazione ritiene utile favorire lo sviluppo delle attività golfistiche al fine sia di promuovere e migliorare l’offerta turistica che l’avvicinamento all’ambiente. Sin dal 2001 vi fu un pronunciamento di intenti a favore dell’ampliamento dell’attuale struttura in Val Ferret, fatte salve le dovute tutele ambientali e le necessarie autorizzazioni all’esercizio...»; la delibera di Consiglio comunale numero 35 del 19 settembre 2007 dal cui verbale risulta che, pur ritenendo di dover respingere l’osservazione sull’ampliamento del Golf – per altro, negli atti, riferita ad «albergatori vari» - veniva accolto un emendamento promosso dalla minoranza consiliare con cui si manifestava «la disponibilità a verificare la fattibilità dell’iniziativa avvalendosi degli strumenti pianificatori di legge».

 COURMAYEUR L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE (Quelli della "Nuova via")

mercoledì 18 luglio 2012

BANDIERA NERA PER COURMAYEUR !

Sono pronte le bandiere verdi e nere (11 per ogni categoria) che Legambiente consegnerà da qui a ottobre sull’arco alpino italiano per premiare chi si è adoperato per la valorizzazione e la difesa delle località montane e denunciare situazioni di degrado e cementificazione.

Indovinate chi ha vinto per la Valle d’Aosta ?

Tra i buoni, premiati con la bandiera verde:
  • l’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta, per le svariate iniziative di tutela della biodiversità nell'agricoltura e di promozione della qualità della produzione agricola.
Tra i cattivi esempi, meritevoli di bandiera nera:
  • la Società impiantistica Carosello Ski Folgaria: Per l’utilizzo, nel dicembre 2011, per un’intera giornata, di un elicottero per trasportare neve artificiale da località Fondo Grande fino alle piste di Cima Pioverna (400 metri di quota più in alto) perché le alte temperature (per effetto di inversione termica) non ne consentivano la produzione.
  • la SITAF S.p.A.: Per aver finalmente palesato, dopo un decennio di menzogne, che dietro ai lavori per la messa in sicurezza del traforo del Frejus si celi in realtà un vero e proprio raddoppio del tunnel autostradale. (Toh, non è che quando si parla di galleria di sicurezza al Tunnel del Bianco si pensa di fare la stessa cosa ?)
  • la Provincia di Biella: Per l’eclatante passività riguardo allo sfruttamento del torrente Sessera: mancata approvazione del Piano di Gestione del SIC, mancata identificazione delle aree inidonee per gli impianti da fonte rinnovabile idroelettrica, mancata predisposizione di un Piano Territoriale Provinciale redatto previa specifica VAS sullo sfruttamento delle acque superficiali e profonde, mancata definizione di criteri di esclusione, ecc.
E, quindi, Courmayeur: la Regina (cattiva ?) delle Alpi:
"Bandiera nera all’amministrazione comunale di Courmayeur (Ao): Per ritardi immotivati dovuti al mancato adeguamento del Piano regolatore di Courmayeur e al tentativo, con procedura anomala, di estendere le zone golfistiche in aree ZPS e SIC, che mettono a repentaglio la biodiversità nelle aree Natura 2000 ai piedi del Massiccio del Bianco.
In adeguamento al PTP (piano territoriale paesistico) regionale, dal 2007 con una giunta diversa dall'attuale, Courmayeur aveva presentato il testo definitivo del nuovo Piano Regolatore. Tutto è rimasto fermo fino a quest'anno, non avendo il Comune presentato la documentazione richiesta dalla Regione (n. 4 documenti integrativi e non discrezionali). L'attuale amministrazione (giunta Derriard), a pochi mesi dal rinnovo amministrativo previsto in novembre, con delibera consiliare del 17/04/12, stravolge il PRGC con un procedimento che pare non essere previsto da nessuna normativa vigente.
In particolare, il procedimento seguito dalla nuova amministrazione è grave per i seguenti aspetti:
  • il prolungato e immotivato ritardo nel dare seguito al procedimento di adeguamento al PTP. Per un'area come il territorio di Courmayeur, posta ai piedi del Monte Bianco, sensibile ambientalmente e notoriamente a rischio di speculazione, ogni giorno di ritardo ha delle conseguenze importanti rispetto alla tutela dell'ambiente e del paesaggio;
  • lo stravolgimento del sistema degli equilibri funzionali (la norma del 2007 prevedeva che per costruire un metro cubo di seconde case prima occorreva aver realizzato 3 metri cubi di alberghiero), consentendo la realizzazione di seconde case prima della realizzazione dei volumi alberghieri. Da ricordare che il PTP regionale, varato nel 1998, prevede lo strumento degli equilibri funzionali non solo per promuovere la realizzazione di alberghi, ma anche per contenere la realizzazione di nuove seconde case. L'impostazione della giunta Derriard, quindi, sposa la politica regionale della cura del mattone, molto in voga in questi ultimi anni. Una politica che, allontanandosi dallo spirito del PTP, ha portato a leggi sciagurate come il piano alberghi, (bandiera nera nel 2010).
La critica più forte è però sicuramente indirizzata al tentativo dell'Amministrazione di modificare le Norme Tecniche d'Attuazione del PRGC del 2007, prevedendo la possibilità, sul piano della compatibilità urbanistica, di estendere il campo da golf della Val Ferret esistente nelle zone urbanistiche limitrofe, anche se le stesse risultano inserite in SIC (Sito d'interesse comunitario: le c.d. Zone umide) e ZPS (zone protezione Speciale, necessarie per il ciclo vitale degli uccelli); in proposito si rinvia all'art. 21 comma comma 1 lett. d) delle NTA adottate il 17/04/12. Altro elemento negativo, il fatto che tale previsione di ampliamento in zona individuata come area natura 2000, non sia stata sottoposta a procedimento di VAS e di Valutazione d'incidenza. In sede di esame delle osservazioni (compresa quella promossa da Legambiente rispetto al suddetto art. 21 NTA), il Comune è stato costretto ad eliminare l'esplicita possibilità di ampliamento del golf in un'area pari a oltre il doppio dell'attuale: resta, però, una norma di rinvio (art. 21 comma 3) che pare prevedere l'applicazione della norma in materia di golf a tutte le zone limitrofe a quella attualmente già destinata all'attività golfistica. Di fatto, l'estensione sembra rimanere, come del resto confermato dal fatto che la nostra osservazione è stata bocciata e che il Sindaco ha dichiarato che l'ultima versione dell'art. 21 va considerata solo rimodulata e non modificata, in quanto i contenuti restano gli stessi. L'Amministrazione Derriard sembra lasciare fatto aperta la possibilità ad un ampliamento del golf che stravolgerebbe il delicato equilibrio di un sito protetto, che già in passato è stato con fatica protetto da altri tentativi speculativi.
Si auspica che la Regione, competente in materia di Siti Natura 2000, intervenga a tutela di questo inestimabile patrimonio".
Naturalmente, vedremo di non mancare alla consegna ufficiale della bandiera nelle mani del Sindaco Derriard (che così magari s’illumina di meno, veramente…).
Considerando però i tempi dell’amministrazione di Courmayeur – 4 anni per non rispondere alla richiesta regionale di 4 documenti -  suggeriamo agli amici di Legambiente di chiedere appuntamento con largo anticipo !

Sul sito http://www.legambientevda.it/ trovate tutte le schede, buona lettura !

domenica 15 luglio 2012

Il Consiglio con cui sono state adottate le nuove Norme

Con delibera n. 39 del 5 luglio 2012 il Consiglio comunale ha adottato il testo definitivo delle Norme Tecniche d'Attuazione del Piano regolatore.

Ora dovranno essere trasmesse agli uffici regionali. Se l'Assessore Zublena manterrà gli impegni presi con noi e con il Consiglio regionale, nel caso in cui siano rilevate differenze sostanziali con la bozza e la relazione al piano che si erano concretizzate nel testo definitivo del PRGC del 2007 - e noi sappiamo che è così -, le nuove norme dovranno essere respinte.

Peccato però che, come dichiarato dal Segretario comunale dott. Minelli,  le misure di salvaguardia si applicano nel modo seguente: "Fino all’approvazione della variante generale i permessi per costruire vengono rilasciati in base alla normativa urbanistica originaria (quella preesistente – 1989); quindi se un progetto contrasta con la stessa, è negata la concessione anche se è conforme alla variante adottata. Invece se la concessione edilizia è autorizzabile in base alla normativa preesistente ancora vigente (1989), ma non è aderente a quella della variante adottata, allora è sospesa ogni determinazione sulle pratiche contrastanti con la variante in corso di approvazione (art. 20 comma 1 l.r. 11/98).
Nell’ipotesi in cui la variante adottata in prima istanza (2007) venga modificata e vi sia una nuova versione della variante riadottata (2012), è a quest’ultima che occorre far riferimento per l’operatività delle misure di salvaguardia.
Infatti è evidente che la prima versione (quella adottata inizialmente – 2007) è superata dalla seconda versione adottata dal C.C. (2012), che è l’unica che, se approvata dalla Regione, potrà tramutarsi in disciplina urbanistica. La primitiva versione della variante adottata (2007) avrà anch’essa efficacia ai fini delle misure di salvaguardia, ma solo fino al momento in cui non sia stata effettuata la seconda adozione.
Da questo momento è la seconda variante adottata a fungere da parametro di riferimento per le misure di salvaguardia.
Corre l’obbligo di precisare che il 2012 rispetto al 2007 ha modificato le sole NTA, restando invariati i restanti documenti che compongono la variante generale al PRG".

A noi tutto questo sembra una boiata pazzesca.

In sintesi: la giunta Derriard fa approvare delle norme a forte sospetto di illegittimità, qualche fortunato chiede e ritira una concessione per un intervento che si può fare in base al prgc del 1989 e del 2012, ma non del 2007. Realizza l'intervento, fa un sacco di soldi e poi magari la regione o il TAr dichiarano che la norma grazie al quale è stata rilasciata la concessione era illegittima. Il rischio è che la concessione non venga però revocata e che quindi il vantaggio ingiusto resti.

Stiamo facendo delle illazioni ? Considerando che quanto descritto è la fotocopia di quanto avvenuto  nel 2008 (delibera del Consiglio comunale n. 44/08), anno in cui il Consiglio aveva deliberato nelle norme c.d. interpretative, poi annullate dal TAR della Valle d'Aosta, con sentenza n. 72/2009, in base alle quali però sono state rilasciate concessioni per seconde case...

A breve sveleremo chi sono i fortunati questa volta, nel frattempo vi lasciamo alla lettura della delibera e della relazione con cui l'arch. Alex Fubini cerca di spiegare (malamente) perchè si sia ribaltato il principio degli equilibri funzionali.


Qui invece, trovate, le nuove NTA definitive (fino almeno al ricorso al TAR o all'interento della Regione).

A presto !

 

venerdì 13 luglio 2012

In questo periodo mi capita di sentire ogni tanto commenti di persone sul raddoppio del golf che mi lasciano un po' perplessa, del tipo:” ma perché, non sarebbe male, in fondo il campo da golf è bello così ordinato e verde..”. Vi sarà sicuramente capitato quando date per scontato delle cose su qualche argomento che conoscete bene, rimanere basiti di fronte ad affermazioni sul tema che vi fanno scoprire l'esistenza di un  mondo parallelo che, non avendo conoscenze nel campo, non può che partire da considerazioni che rimangono legate al proprio buon senso, a ciò che si dice e si mormora  o a ciò che viene deciso in base a un senso estetico, morale, etico e valoriale del tutto personale e spesso non surrogato da studi e ricerche sul tema in questione. E' un po' quello che mi succede quando guardo un'opera di arte post-moderna e non posso fare a meno di pensare che non ci sia proprio niente di bello in quello che sto guardando, ma sapendo bene la mia ignoranza in materia, la cosa che più mi dispiace è non avere gli strumenti culturali necessari per comprendere   il valore dell'opera. E così mi rendo conto che il più delle volte il non capire che il campo da golf è l'espressione meno naturale che ci possa essere in un ambiente incontaminato è semplicemente frutto della non conoscenza in materia. Quindi ciò che appare così ordinato, verde e apparentemente naturale ad un profano naturalista è in realtà un'area totalmente artificiale, per il mantenimento della quale sono necessarie grandi quantità di acqua spesso captate da sorgenti sotterranee, andando quindi anche a danneggiare  gli approvvigionamenti di acqua delle zone limitrofe ( con rischi grandi per gli equilibri di queste aree); i campi da golf sono aree dove il verde così uniforme, il fatto che sia presente un solo tipo di erba è ottenibile solo grazie all'uso di pesticidi che uccidono tutto ciò che c'è di altro. D'altro canto basta ragionarci un po', continuare a camminare a fianco del campo da golf, ( dentro non potete mentre i golfisti sono in attività), superare l'ultimo loro presidio, ed immergersi nella vera natura della Val Ferret. Anche un orbo noterebbe la differenza di specie botaniche presenti, la varietà del tipo di suolo, la presenza di acque, stagni, piccoli alberelli, il numero di insetti, anfibi e uccelli che scorrazzano a più riprese in queste aree. Questo, tutto ciò che non è campo di golf in Val Ferret è ambiente naturale, intendendo ovviamente gli spazi aperti. La Val Ferret, a mio parere però è purtroppo un' area particolare, perché anche se andassimo oltre il primo livello di profani naturalisti, i quali pensano addirittura che il campo da golf sia bello e che il resto è invece solo palude ( ahimè..), esiste un secondo livello di persone a cui piace camminare e vedere posti nuovi, persone interessate alle problematiche ambientali ma non proprio esperte del campo. Per questa tipologia di naturalisti in erba è molto facile capire la necessità di preservare gli equilibri e le dinamiche di popolazione del capriolo o del cervo, oppure il larice cinquecentenario di Charvaz, sono infatti queste, bellezze naturali zoologiche e botaniche riconosciute da tutti gli appassionati, perchè sono al di là di ogni sospetto, evidentemente belle.
Ma chi può trovare nelle zone umide della Val Ferret la bellezza di un ambiente incontaminato in cui il fascino di queste aree nasce dal fatto che siano ambienti unici nel loro genere, ambienti per la formazione dei quali sono stati necessari centinaia di anni, periodi di tempo che hanno permesso  si creasse una biodiversità in loco straordinaria per la varietà botanica e zoologica e per la rarità delle specie presenti. Visto che le specie botaniche e zoologiche presenti sono molto piccole, spesso si tratta di microorganismi e solo in qualche caso volano, come l'avifauna presente, è ovvio che solo un esperto in materia può riconoscere l'incredibile valore di queste zone. Ma in tutta questa diatriba qualcosa di buono c'è visto che la Valle d'Aosta si è attivata con il progetto di turismo eco-sostenibile “Viva Vda, Valle d'Aosta unica per natura” il quale dice nel depliant di presentazione : “ Viva Vda rappresenta un modo nuovo di tutelare l'ambiente, stimolare una fruizione guidata e consapevole della natura, ponendo al centro la partecipazione alla bellezza della regione dei vari portatori di interessi, cittadini, famiglie, sportivi, comunità locali, attività produttive. La bellezza è uno dei preselettori privilegiati e più potenti delle nostre scelte. In Valle d'Aosta questo valore è garantito dalla tutela del paesaggio: delle zone umide, delle piccole riserve naturali con popolazioni di farfalle, di uccelli migratori, di colonie di rane, come dei grandi parchi, con le aquile, i gipeti, i branchi di ungulati.”.. “ Viva Vda è un progetto che vuole rappresentare un modo nuovo di stimolare e promuovere una fruizione basata su principi  eco-sostenibili, rendendo accessibili le aree nel rispetto delle loro esigenze di tutela.” Ora se la Regione si è mossa a questo proposito un motivo c'è, e non ce lo siamo inventato noi, anche perchè se c'è uno sport che non pratichiamo è quello della cialtronaggine e tutto quello che diciamo è provato dai fatti. Allora è un fatto che esistono i siti Natura 2000 di Courmayeur: aree il cui eccezionale valore naturalistico e paesaggistico è riconosciuto a livello internazionale, è un fatto che la Val Ferret sia ampiamente rappresentata all'interno dei siti natura 2000 dalle aree SIC “ Ambienti glaciali del Monte Bianco” ( IT1204010),  e dalle aree ZPS “Val Ferret” (IT1204030) comprendente al suo interno il SIC “ Talweg della Val Ferret” ( IT1204032).
 Cosa sono le aree Sic e Zps? Ve lo spieghiamo.. Sic è l'acronimo di Sito di interesse comunitario”: il SIC “ Talweg della Val Ferret”  è costituito da 9 diverse aree distribuite lungo la piana alluvionale della Val Ferret da Pre' de Bard a Plampincieux. Le zone umide segnalate ( 4 non contigue) occupano  le piane di Plampincieux-Lavachey e di Ferrachet-Arp  Nouva, distribuite per lo più lungo la Dora di Ferret con apporti

mercoledì 11 luglio 2012

CONTINUANDO a smentire le bugie....

Come promesso, e come richiesto anche dal Sindaco Derriard, continuiamo a fornire un pò di "affermazioni suffragate da dati".

In questo caso pubblichiamo una lettera inviata agli organi di stampa da Romano Blua ed Ennio Mochet, rispettivamente Sindaco e Vicesindaco durante il 2007, relativa alla posizione della precedente Amministrazione rispetto all'ampliamento del golf (avviso alla Vallée Notizie: attenzione alle bucce di banana...)

Buona lettura !

"L'attuale Sindaco di Courmayeur F. Derriard ha dichiarato in Consiglio che la precedente amministrazione, nel 2007, si era espressa a favore del raddoppio del campo da Golf.
Qualche settimana prima, lo stesso Sindaco aveva invece dichiarato che nel PRGC del 2007 il Golf non era stato considerato.
Per fare chiarezza, l'art. 19.8.2 delle Norme Tecniche del PRGC adottate nel 2007 dalla nostra Amministrazione prevedeva una sottozona Eh02 destinata per l'appunto all'attività sportiva del golf. La sottozona aveva una delimitazione pari a quella dell'attuale Golf e non intaccava le aree protette.
Su tale norma erano pervenute diverse osservazioni, alcune, come quelle da parte del Golf Club e della locale sezione dell'UV, richiedenti di prevedere in sede di PRGC la possibilità di raddoppiare il campo da golf, altre, come quelle delle associazioni ambientaliste, di non consentire tale ampliamento.
Come si può leggere  nel verbale della deliberazione consiliare n. 35/07, l'osservazione con cui si richiedeva il raddoppio del golf era stata rigettata, con un solo consigliere astenuto. 
In particolare, gli architetti Fubini e Pagano precisavano che a fronte di un’iniziativa importante per il pubblico interesse, gli enti competenti (ossia la Regione) avrebbero potuto, in futuro, verificare la rigidità dei vincoli previsti dalla normativa in materia di zone protette e che, però – testuale – “sarebbe grossolano e imprudente andare ora a stravolgere in questo senso il piano”. 
La scheda a sostegno del rigetto dell'osservazione riportava: "le particolari condizioni di contesto ambientale
e naturalistico, sconsigliano (oltreché le esplicite indicazioni del PTP, che non lo permettono) un aumento delle varie forme di carico antropico, specialmente nel caso, come quello in questione, in cui siano interessate porzioni di territorio comunale delimitate e qualificate di specifico interesse naturalistico ex art. 11 comma 2 e art. 38 del PTP. Tenuto conto di quanto sopra, l’amministrazione non ritiene di poter accogliere la specifica osservazione e allo stesso tempo manifesta la disponibilità a verificare la fattibilità dell’iniziativa avvalendosi degli strumenti pianificatori di legge” (ossia a valutare un eventuale futura specifica variante sostanziale al PRGC).
E' quindi falso che la nostra Amministrazione abbia previsto il raddoppio del golf. Come era nostro stile, abbiamo sempre tenuto la porta aperta ad ogni confronto, in particolare a valutare eventuali progetti di valorizzazione del Golf, ma nel 2007, quando si è trattato di decidere in merito alla programmazione del territorio, la scelta è stata quella di non prevedere tale ampliamento nelle zone limitrofe alla zona Eh2.
Questa al di là delle chiacchiere, è la verità dei fatti.

Romano Blua e Ennio Mochet

domenica 8 luglio 2012

Dire la verità è un atto rivoluzionario (Abbiamo vinto e nessuno se ne è accorto ?!)


Qui di seguito trovate un pò di rassegna stampa:

L'aspetto più sorprendente degli articoli riportati (ma anche La Vallée Notizie è uguale) è che viene riportata la cronaca dei fatti, dato persino qualche giudizio, ma nessuno si prende la briga di verificare la verità delle affermazioni.
La sostanza – cosa dice il nuovo Piano regolatore e cosa prevedeva quello del 2007 – pare non interessare.

Per noi, invece, è importante. E quindi – parafrasando le parole della sig.ra Sindaco – eccovi un pò di affermazioni suffragate da dati:

  1. Cosa devo fare per realizzare l'ampliamento del campo da golf (ovvero nozioni di urbanistica For Dummies):
  • devo assicurarmi la compatibilità urbanistica dell'intervento. L'attività che voglio fare (movimentazioni suolo per esigenze tecniche di gioco ed impiego dello stesso come campo da golf, con relativi sfalci e manutenzioni) deve essere consentita dalla disciplina, prevista per la zona di piano relativa ai terreni che mi interessano. Il piano del 2007 prevede questa possibilità solo per i terreni inseriti nella zona Eh2 che coincide con l'attuale perimetro del golf.
    Quindi, come prima cosa, devo variare il Piano regolatore: o estendo la zona Eh2 o applico la disciplina di tale zona alle altre zone limitrofe; in ogni caso devo fare una variante sostanziale al PRGC.
    Il procedimento della variante, riguardando aree protette della rete natura 2000 (SIC e ZPS), dovrà prevedere anche la c.d. VAS (Valutazione Ambientale Strategica), oltre che la Valutazione d'incidenza.
  • Cambiato il piano regolatore, si può presentare il progetto di ampliamento vero e proprio del campo, che sarà valutato, anche attraverso procedimento VIA e Valutazione d'incidenza. Come si può vedere, al di là delle chiacchiere, se voglio raddoppiare il golf, prima di tutto devo modificare il Piano regolatore.
  1. Il Sindaco Derriard dice "Non ci siamo mai espressi per il raddoppio".
Citiamo dal testo delle Norme Tecniche d'Attuazione del PRG adottato dall'amministrazione Derriard in data 17/4/2012 con deliberazione n. 28/12: Art. 21, comma 1 lett. d) - AREE PER LA PRATICA DEL GOLF: (...) "Al fine di mantenere e sviluppare, con un corretto approccio ambientale, il comprensorio legato alla pratica del golf sono attuabili i seguenti interventi: (...) estensione del percorso da golf nelle sottozone limitrofe Ef16, Ec18, Ef04, Eh02 e Eg14 e Eg19".
    Come dicevamo sopra, per raddoppiare, prima di tutto devo cambiare il piano: FATTO.
    Per il resto, rinviamo al post Sig.ra Sindaco dica la verità   

  1. Rispetto alla seduta consiliare del 5/7, il Sindaco dice, in merito all'art. 21 "abbiamo rimodulato l'articolo, il contenuto rimane uguale".
    Leggiamolo assieme, in blu le parti aggiunte, in rosso quelle eliminate:
Art. 21 - AREE PER LA PRATICA DEL GOLF

1. Il percorso da golf esistente si sviluppa in Val Ferret nella sottozona Eh02, in un territorio di alto valore naturale e paesistico, classificato come sito Natura 2000 (ZPS IT1204030 Val Ferret). Al fine di mantenere e sviluppare, con un corretto approccio ambientale, il comprensorio legato alla pratica del golf sono attuabili i seguenti interventi:
(...) d) estensione del percorso da golf nelle sottozone limitrofe Ef16, Ec18, Ef04, Eh02 e
Eg14 e Eg19 ;
e) posa nel sottosuolo di reti di impianti tecnici e installazione durante il periodo di attività, di strutture temporanee finalizzate a migliorare e garantire la fruibilità, la funzionalità e la sicurezza del percorso.
2. Per ragioni di tutela dei siti, tutti gli interventi dovranno prevedere una particolare attenzione agli aspetti ambientali in termini progettuali e costruttivi. Dovrà essere perseguito l’obiettivo d’integrazione degli interventi con il contesto naturale evitando impatti negativi sul territorio. In particolare dovrà essere posta la massima attenzione ai seguenti aspetti:
a) valorizzazione della morfologia naturale del terreno per le esigenze tecniche di gioco.
Eventuali movimentazioni del suolo, per esigenze tecniche di gioco, dovranno essere ridotte all’indispensabile e le modellazioni delle superfici dovranno essere quanto più possibile naturale;
b) introduzione di specie erbacee, arboree e arbustive autoctone, conformi alle caratteristiche complessive del paesaggio;
c) mantenimento di ampi spazi di vegetazione naturale esenti dalle operazioni manutentive al fine di preservare porzioni di territorio a gestione naturale, interne ed esterne al percorso di gioco, ove sia consentito lo sviluppo di specie animali e vegetali in assoluta libertà. Tali aree dovranno assicurare una sufficiente continuità territoriale al fine di permettere lo spostamento indisturbato delle specie animali;
d) evitare la realizzazione di barriere artificiali (reti, muri ecc.) ai confini o all’interno del comprensorio, fatti salvi in casi di necessità per motivi di sicurezza;
e) ridurre al minimo tutte le potenziali situazioni invasive nei confronti della flora e della fauna;
f) prevedere un utilizzo delle risorse idriche compatibile con le esigenze generali di tutela e gestione.
3. Le prescrizioni contenute in questo articolo, ove in contrasto, prevalgono sulle normative dell’ art. 15, relativo allae singola zone E e sue sottozone, fermo restando la prevalenza delle norme contenute nell’art. 3 punto 3.2..
4. Qualsiasi intervento di ampliamento dell’area di gioco è da sottoporre a rigorosa valutazione d’incidenza che esamini la fattibilità dell’opera e le possibili conseguenze sulla specie in studio e il suo habitat ed eventuali altri atti di rilievo urbanistico e/o valutativo di cui all’art. 3 delle presenti norme.

ABBIAMO VINTO !!!
Oppure no ?!
Da una parte, l'Amministrazione è stata costretta ad eliminare il comma 1 lett d) che prevedeva l'esplicita possibilità di ampliamento del golf in un'area pari a oltre il doppio dell'attuale.
Resta, però, una norma di rinvio (art. 21 comma 3) che prevede l'applicazione della norma sul golf a tutte le zone E e non solo alla zona Eh.
Di fatto, l'estensione pare rimanere, come del resto confermato dall'ultimo comma e dal fatto che la nostra osservazione è stata bocciata.
Il Sindaco, inoltre, ha dichiarato che che l'ultima versione dell'art. 21 va considerata solo rimodulata e non modificata.
Il resto è solo fuffa, aria fritta: ribadire che in caso di ampliamento, bisognerà rispettare la normativa regionale, nazionale ed europea è superfluo. In ogni caso, ciò dovrebbe avvenire, proprio per il principio di gerachia delle fonti del diritto.

Cercheremo di sollecitare una risposta chiara in tempi brevi.
Nel frattempo non mancheremo di fornire altre informazioni sul nuovo Piano, tipo quelle sui fortunati ricompresi nelle liste giuste (non quelle elettorali, ma quelle degli equilibri funzionali per le seconde case)

venerdì 6 luglio 2012

ED ORA, cosa succede ? (Quando il gioco si fa duro...)

Ieri, giovedì 5 luglio, il Consiglio comunale di Courmayeur ha adottato, con i soli voti della maggioranza il testo definitivo del nuovo Piano regolatore dell'Amministrazione Derriard.

Norme di c.d. aggiornamento ed integrazione, che in realtà hanno stravolto il testo del Piano adottato dall'Amministrazione Blua.

Ed ora, cosa succede ?

Tranquilli – se siete dei buoni, altrimenti cominciate pure a preoccuparvi – nulla è perduto.

Ora si apre la fase dell'esame delle norme da parte degli uffici regionali. Da non dimenticare, in proposito, l'impegno dell'Ass. Zublena di non accogliere nessuna modifica sostanziale.

Fin dai prossimi post, forniremo le nostre controdeduzioni a quanto dichiarato in Consiglio dal tecnico Fubini e dal Sindaco.

Continueremo ad informare, e non solo.



domenica 1 luglio 2012

Sui giornali

Si è parlato ancora del piano regolatore di Courmayeur sulla stampa del 28 giugno:


potete leggere l'articolo cliccando qui